I VINI BIANCHI DELLE LANGHE

Non solo grandi vini Rossi; non soltanto Barolo, Barbaresco, Barbera e Dolcetti – tutte eccellenti espressioni del territorio, osannate ovunque nel mondo da intenditori e semplici appassionati: le Langhe sono anche patria di splendidi vini bianchi, capaci di incantare il palato e di comunicare alla perfezione la tradizione vinicola di questa zona particolarmente vocata all’enologia. Oltre al Roero Arneis (di cui parliamo in questo articolo: https://massuccovini.com/alla-scoperta-del-roero-arneis/), vi sono altri superbi bianchi da scoprire nelle Langhe, di cui Massucco Wine si fa interprete con passione e dedizione costanti.

Favorita

Uno fra questi è il Langhe Favorita DOC, che si ottiene, appunto, al 100% da uve di varietà favorita e che si produce esclusivamente nella provincia di Cuneo. Con il suo ampio bouquet – che a tratti può portare alla mente accenni di frutta esotica – e con la sua sapidità armoniosa e gradevole, la Favorita si abbina magnificamente agli antipasti e ai primi di pesce o crostacei, e si presta ottimamente ad essere assaporato come aperitivo. Ha una nota acidula molto equilibrata che persiste in bocca sottoforma di gradevole sfumatura amarognola; la sua elegante salinità si spiega con la conformazione del terreno in cui la coltiviamo, argilloso e con marne sabbiose, che conferiscono al palato gusto e carattere, ma senza risultare invadente (https://massuccovini.com/vini/langhe-favorita/).

Il Blending, l’arte di miscelare le uve

Le uve favorita, sapientemente accostate a quelle arneis, possono anche dare vita a esperienze più frizzanti, per esempio se vinificate per dar forma a spumanti secchi (Brut), che anche Massucco Wine annovera fra le proprie produzioni di spicco. Il Brut Cavaliere della Serra, dal perlage fine e persistente, viene ottenuto con una pigiatura soffice e con successiva fermentazione con metodo Martinotti: costante rimescolamento in vasca d’acciaio e poi rifermentazione in autoclave. Fragrante al naso, con sentori soavi di lieviti e di fiori, con il suo tipico gusto fresco e amabile, anche questo Brut risulta essere un ottimo aperitivo e ben si abbina alle preparazioni con molluschi e crostacei (https://massuccovini.com/vini/cavaliere-della-serra/).

Un armonico connubio di uve pinot – chardonnay – arneis e favorita (tutte capaci di esprimersi a meraviglia nelle Langhe) consente invece di creare un altro Brut, spumante secco ottenuto da rifermentazione dei lieviti in bottiglia (Metodo Classico): il nostro Ca’ delle Rose, ideale come accompagnamento per antipasti e altre preparazioni a base di pesce, oppure da solo per festeggiare occasioni speciali (https://massuccovini.com/vini/ca-delle-rose/).

A tutto Arneis

Per gli amanti dell’Arneis – principe dei bianchi di Langa – Massucco Wine realizza diverse tipologie di etichette, ognuna con le proprie peculiarità. Il Sole dei Tempi, premiato nel 2015 in Spagna nella competizione Catavinum Wold Wine & Spirits, è composto da un assemblamento di mosti da uve arneis raccolte nello stesso vigneto a diversi stadi di maturazione, che raggiunge un carattere distintivo e un equilibrio magistrale. Palato secco, con piacevole nota acidula e fresca, profumi di frutti esotici e retrogusto amabile sono i suoi tratti principali, che lo rendono particolarmente brillante con pesce preparato in vario modo (anche crudo), oppure con stuzzichini salati a base di salumi poco stagionati o formaggi freschi e delicati (https://massuccovini.com/vini/il-sole-dei-tempi/).

Altra felice espressione è il nostro San Martino, anch’esso da uve 100% arneis, questa volta raccolte stramature, quando il loro contenuto zuccherino si è sprigionato al massimo grado (verso l’11 di novembre, appunto). Ottimo sia con i formaggi stagionati che con i dessert – proprio per l’equilibrio fra freschezza e dolcezza che lo caratterizza – questo bianco ha una complessità di sapori e un carattere tutti suoi, sempre rimanendo equilibrato ed elegante (https://massuccovini.com/vini/san-martino/).

Langhe, non solo vini rossi

Le Langhe, dunque, ci colpiscono non solo per la celestiale finezza dei suoi grandi vini rossi, ma anche per l’eleganza e la gradevolezza dei suoi bianchi, che stanno assumendo sempre maggior rilievo nel panorama dell’enologia piemontese. Pare, inoltre, che la vendemmia 2019 ci abbia regalato mosti di alta qualità (una produzione di uve meno abbondante degli anni scorsi, ma un mosto con migliori caratteristiche di equilibrio): per cui, nei prossimi anni, non possiamo che aspettarci dai bianchi del 2019 ancora maggiore finezza ed armonia, caratterizzati da grande freschezza e persistenza delle fragranze. Non ci resta, dunque, che attendere, pazientemente, come si addice a questi meravigliosi vini bianchi.